L’attività di AGER ha come oggetto principale un tipo di lettura del paesaggio per il quale la componente estetico-percettiva è solo un aspetto di una visione più articolata.
Il Paesaggio Bioculturale (PBC) infatti risulta dalla compresenza di elementi sia materiali che immateriali, con caratteri di permanenza, appartenenti ad ambiti tematici eterogenei; tra i primi vengono compresi anche elementi non visibili alla scala di paesaggio di solito considerata.
Gli elementi dei PBC hanno un legame con lo spazio, il luogo fisico e sono in qualche modo in relazione tra loro. Elementi materiali “invisibili” possono essere facies botaniche, singole entità microecosistemiche, etc. mentre elementi immateriali possono essere componenti climatiche, tradizioni culturali e folkloriche, conoscenze tradizionali agricole, nonché pratiche di pascolo, di pesca, dell’artigianato e delle tecniche costruttive.
Gli ambiti dei PBC meritano la considerazione di Paesaggi Viventi e di Invarianti Territoriali e andrebbero anzi considerati come laboratori e fonti propositive per neo-tecnologie rurali ed insediative secondo una visione non antropocentrica di società.
AGER propone una metodologia analitica per individuare e rappresentare i PBC, suscettibile di contestualizzazione nei diversi ambiti territoriali, che prevede un approccio fondato sull’individuazione di reti causali e di condizioni di compresenza delle diverse componenti, e successiva elaborazione di dati per la costruzione di indicatori bioculturali del paesaggio.
Gli aspetti considerati nell’individuare i PBC sono:
L’individuazione dei PBC costituisce fondamentale premessa conoscitiva per l’avvio, sul territorio, di azioni e processi per i quali AGER è in grado di fornire supporto e consulenza: